Fuori dalla carta: scrivere per altre forme d'arte
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Fuori dalla carta: scrivere per altre forme d'arte
Qui ci occupiamo prevalentemente di riviste, ovvero di oggetti, cartacei o meno, che trovano la loro definizione nella parola scritta. E va bene così.
Tuttavia si può scrivere, e succede già, per il teatro, per la radio, per il cinema. Non mi riferisco solo a prodotti di massa, ma anche a piccole produzioni. In questo senso, mentre immaginare collaborazioni e commistioni tra le riviste e la produzione culturale di massa mi pare al momento azzardato, farlo in riferimento a realtà più piccole mi sembra un auspicio da rendere concreto il prima possibile.
Provo a dire la stessa cosa prendendola da un altro lato: la capacità di incidere sul reale da parte delle riviste letterarie, specie in questo periodo storico, è limitata. Scrivere, ad esempio, per delle performance dal vivo mi interesserebbe molto. Esiste già un movimento nutrito di persone che si esibiscono dal vivo con testi loro; senza entrare troppo nel merito della scrittura di ciascun* performer, una collaborazione con chi si occupa di scrittura può essere proficua per tutt*.
Altro esempio: da tempo sono fuori dal giro, ma di cortometraggi se ne girano a iosa. Senza volersi sostituire alla regia, ma perché non provare a entrare in contatto con i cinematografari disperati quanto noi e offrire delle sceneggiature?
Ultimo esempio, poi lascio a chi vorrà contribuire alla discussione: è possibile pensare a delle letture di racconti musicati, dal vivo o meno? Ovvero a musiche composte appositamente per quel tale racconto?
Tuttavia si può scrivere, e succede già, per il teatro, per la radio, per il cinema. Non mi riferisco solo a prodotti di massa, ma anche a piccole produzioni. In questo senso, mentre immaginare collaborazioni e commistioni tra le riviste e la produzione culturale di massa mi pare al momento azzardato, farlo in riferimento a realtà più piccole mi sembra un auspicio da rendere concreto il prima possibile.
Provo a dire la stessa cosa prendendola da un altro lato: la capacità di incidere sul reale da parte delle riviste letterarie, specie in questo periodo storico, è limitata. Scrivere, ad esempio, per delle performance dal vivo mi interesserebbe molto. Esiste già un movimento nutrito di persone che si esibiscono dal vivo con testi loro; senza entrare troppo nel merito della scrittura di ciascun* performer, una collaborazione con chi si occupa di scrittura può essere proficua per tutt*.
Altro esempio: da tempo sono fuori dal giro, ma di cortometraggi se ne girano a iosa. Senza volersi sostituire alla regia, ma perché non provare a entrare in contatto con i cinematografari disperati quanto noi e offrire delle sceneggiature?
Ultimo esempio, poi lascio a chi vorrà contribuire alla discussione: è possibile pensare a delle letture di racconti musicati, dal vivo o meno? Ovvero a musiche composte appositamente per quel tale racconto?
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Mi interessa molto il discorso di esibirsi con testi propri (e altrui, o composti a più mani) e ho all'attivo un racconto musicato, anche se non sono io l'autore ma Monteverdi. Sono contenta che l'argomento sia uscito fuori e lo terrò d'occhio.
Clara Cerri- Messaggi : 1
Data di iscrizione : 10.01.22
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Re: Fuori dalla carta: scrivere per altre forme d'arte
Clara Cerri ha scritto:Mi interessa molto il discorso di esibirsi con testi propri (e altrui, o composti a più mani) e ho all'attivo un racconto musicato, anche se non sono io l'autore ma Monteverdi. Sono contenta che l'argomento sia uscito fuori e lo terrò d'occhio.
Clara, ricordo vividamente la bellezza del tuo racconto in parte cantato sui neanderthal a Scenicchia una sega. Grande stupore, grande meraviglia.
Rutran- Messaggi : 22
Data di iscrizione : 07.01.22
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